Sull'essere psichico 4.

Sull'essere psichico 4.
La presenza dell'essere psichico fa sì che l'individuo possa aprirsi al Divino e crescere verso la Coscienza divina, agendo sempre nel senso della Luce e della Verità, (...), operando su ciascun livello così da aiutare ogni piano a risvegliarsi alla verità ed alla Realtà divina (...). 14 Lo psichico non è (...) in diretto contatto con il piano supermentale, benché una volta stabilita la connessione con la supermente esso sia l'elemento che più rapidamente gli risponde. La parte psichica in noi è qualcosa che viene direttamente dal Divino ed è in contatto con il Divino. Nella sua origine, è il nucleo ricco di possibilità divine, che sostiene questa triplice manifestazione inferiore della mente, della vita, e del corpo. Questo elemento divino è presente in tutti gli esseri viventi, ma è nascosto dietro la coscienza ordinaria; all'inizio non è sviluppato e, anche quando lo è, non sempre né spesso è in primo piano; esso si esprime, per quanto glielo permetta l'imperfezione degli strumenti, attraverso di loro ed è sottoposto alle loro limitazioni. Cresce nella coscienza mediante l'esperienza che porta a Dio, rafforzandosi ogni volta che in noi c'è un movimento superiore, e, alla fine, grazie alla somma di questi movimenti più profondi e più elevati, ecco che si sviluppa un'individualità psichica, che di solito chiamiamo l'essere psichico. E' sempre quest'essere psichico ad essere la causa reale, anche se spesso segreta, del volgersi dell'uomo alla vita spirituale, ed il suo aiuto più grande in questo senso. E' dunque questo che, nello Yoga, dobbiamo portare, da dietro, in primo piano. La parola 'soul' (anima), come anche la parola 'psychic' (psichico), è usata in maniera molto vaga e in sensi molto diversi nella lingua inglese. Più spesso che no, nel linguaggio comune non si fa una chiara distinzione fra mente e anima, e spesso c'è una confusione anche più grave perché con i termini 'anima' e 'psichico' si intende l'essere vitale di desiderio - la falsa anima o anima-di-desiderio - e non la vera anima, l'essere psichico. L'essere psichico è del tutto diverso dalla mente o dal vitale; sta dietro, dove essi si incontrano nel cuore. E' quella la sua sede centrale, ma è dietro il cuore, non al suo interno; quello che gli uomini chiamano comunemente il cuore, è in realtà la sede delle emozioni, e le emozioni umane sono impulsi mentali-vitali che, di solito, non sono di natura psichica. Questo potere dietro, per lo più segreto, molto diverso dalla forza mentale e vitale, è l'anima vera, l'essere psichico in noi. Il potere dello psichico, comunque, può agire sulla mente, sul vitale e sul corpo, purificando il pensiero, la percezione, l'emozione (che diventa allora un sentimento psichico), la sensazione e l'azione ed ogni altra cosa in noi, preparandoli a divenire dei movimenti divini. L'essere psichico, in sanscrito, può essere descritto come il Purusha (...) nel cuore o Chaitya Purusha, ma si deve intendere il cuore interiore o segreto, hrdaye guhayam, non il centro esteriore vitale emotivo. (...) E'l'essere psichico ad uscire dal corpo al momento della morte ed a persistere, il che pure corrisponde al nostro insegnamento secondo il quale è questo essere psichico ad uscire e a tornare, mantenendo un legame tra la nuova vita e quella precedente. (...) Il purusha nel cuore viene descritto da qualche parte come l'Ishwara (il Signore) della natura individuale. (...) Si crede che per 'essere psichico' io intenda l'ego illuminato. (...) Con psichico intendo qualcosa di diverso da una mente e da un vitale purificati. Una mente 15 ed un vitale purificati sono il risultato dell'azione dell'essere psichico risvegliato e liberato, ma non sono di per sé lo psichico. (...) Per l'essere psichico liberato intendo dire che esso non è più costretto ad esprimersi nelle condizioni imposte dagli strumenti oscuri ed ignoranti, da dietro un velo, ma è in grado di venire in primo piani, guidare e trasformare l'azione della mente, della vita e del corpo. (...) Per psichico purificato e reso perfetto, si deve intendere l'azione psichica negli strumenti mentali, vitali e fisici. Un essere interiore purificato non vuol dire uno psichico purificato, ma una mente, un vitale ed un fisico interiori purificato. Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga - Cap. XXI - pag.65_69 - Vol. IV Come risvegliare l'essere psichico e mantenerne il contatto ....in primo piano Ciò che intendo per la venuta in primo piano (dello psichico) è semplicemente questo. Di solito lo psichico è nascosto nel profondo. (...) rimane dietro ed agisce solo attraverso la mente, il vitale ed il fisico ogni volta che può. Per questa ragione l'essere psichico - se non quando particolarmente sviluppato -, ha solo un influsso limitato e parziale, nascosto, mescolato o diluito, sulla vita della maggior parte degli uomini. Con "venire in primo piano", s'intende che esso viene fuori da dietro il velo, che la sua presenza si sente già nella coscienza quotidiana di veglia e che il suo influsso riempie, domina e trasforma la mente, il vitale ed i loro movimenti, e persino il fisico. Si è consapevoli della propria anima, si sente che lo psichico è il proprio essere vero, mentre la mente ed il resto cominciano ed essere soltanto gli strumenti di ciò che è più profondo dentro di noi.(...) Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga - Vol. IV - Cap. XXI - pag. 160-161 (...) Quando ciò accade, si è consapevoli dell'essere psichico e della sua semplice e spontanea offerta di sé, e si sente crescere il suo controllo diretto (non puramente una influenza velata o semivelata) sulla mente, sul vitale e sul fisico. In particolar modo cresce il discernimento psichico, il quale illumina all'istante i pensieri, i movimenti emotivi, gli impulsi vitali e le abitudini fisiche, senza lasciare in essi niente di oscuro e sostituendo i movimenti giusti a quelli sbagliati. Questo discernimento è difficile e raro, più spesso è mentale, ed è la mente che cerca di mettere tutto in ordine. In tal 16 caso, è la discesa della coscienza superiore attraverso la mente ad aprire lo psichico, e non lo psichico ad aprirsi direttamente. Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga Vol. IV - Cap. XXI - pag. 160 ''Attraverso il tempo e lo spazio, sono stati proposti molti metodi per ottenere questa percezione (dell'essere psichico ) ed infine per compiere questa identificazione. Alcuni metodi sono psicologici, altri religiosi, altri perfino meccanici. A dire il vero, ogni persona deve trovare quello che più le si confà; se la sua aspirazione è ardente e tenace, la sua volontà persistente e dinamica, è certa d'incontrare in un modo o nell'altro, esteriormente tramite la lettura o l'insegna mento, interiormente tramite la concentrazione, la meditazione, la rivelazione e l'esperienza, l'aiuto di cui ha bisogno per raggiungere il proprio scopo.'' Non esiste (quindi) alcun procedimento (per far venire i primo piano lo psichico). Viene come le altre cose, ossia dovete aspirarvi, e potrà venire solo quando avrete sufficientemente progredito. Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga Vol. IV, Cap. XXI - pag. 162 Qual'è la differenza tra i metodi meccanici, religiosi e psicologici? I metodi religiosi sono quelli adottati dalle diverse religioni. Non esistono molte religioni che parlino della Verità interiore; per esse, si tratta più di mettersi in rapporto con il loro Dio, Paradiso e Inferno; (...) I metodi psicologici sono quelli che si occupano degli stati di coscienza, che tentano di realizzare il sé interiore ritirandosi da ogni attività e cercando di creare le condizioni interiori coscienti di distacco, astrazione, concentrazione realtà superiore, abbandono di tutti i moti esteriori, ecc. Questi sono metodi psicologici ed agiscono sui pensieri, i sentimenti e le azioni. I metodi meccanici consistono nel basarsi su mezzi puramente materiali, dai quali si può trarre profitto se si utilizzano in un certo modo. Prendete ad esempio il metodo della respirazione: esso agisce più o meno meccanicamente, ma è stato consigliato di aggiungervi una concentrazione del pensiero, di ripetere una parola, come nello insegnamento di Vivekananda. Va bene fino ad un certo punto, ma poi non ha più effetto; sono tentativi umani attraverso il tempo e lo spazio che sono più o meno riusciti sul piani individuale, senza però mai dare risultati d'insieme. Scoprire il proprio essere psichico implica una specie di convinzione, di fede nella sua esistenza. Bisogna divenirne coscienti e lasciargli dirigere la vita e 17 l'azione; bisogna riferirsi a lui e farne la propria guida. Si diventa coscienti dei moti del proprio essere riferendosi sempre più all'essere psichico. La Madre - Conversazioni - 18 gennaio 1951 - pag. 65-66 Nella maggior parte degli uomini l'essere psichico emerge lentamente, anche dopo che hanno intrapreso la sadhana. Sono tante le cose nella mente e nel vitale che devono trasformarsi e riordinarsi prima che lo psichico possa essere interamente libero. Si deve aspettare che il necessario processo sia andato abbastanza avanti prima che lo psichico possa squarciare il velo vecchio di millenni e venire in primo piano a dirigere la natura. (...) Un'aspirazione costante e sincera e la volontà di volgersi solo al Divino sono i mezzi migliori per portare in primo piano lo psichico. Esso si farà avanti da sé sia attraverso l'amore e l'aspirazione costanti, sia quando la mente ed il vitale sono stati preparati dalla discesa dall'alto e dall'azione della Forza. Sri Aurobindo - Lettere sullo Yoga Vol. IV Cap. XXI pag. 162_164 Coloro che hanno cominciato a conoscere se stessi, prendono coscienza del loro vero essere centrale, che è sempre presente dietro l'azione della mente, della vita e del corpo, in quanto rappresentato direttamente dall'essere psichico, egli stesso una scintilla del Divino. (...) Pertanto, andando più in profondità, si può prendere coscienza della propria anima o essere psichico, come il vero centro, il Purusha nel cuore. (...) Sri Aurobindo - Guida allo Yoga - pag. 137-138 (...) Perché lo psichico cresca occorre la quiete.(...) (...) se la coscienza rimane tranquilla, lo psichico emergerà sempre di più dalle profondità interiori; verrà allora una chiara percezione di ciò che è vero e spiritualmente giusto e di ciò che è sbagliato o falso, e con essa verrà anche il potere di respingere ciò che è ostile, sbagliato o falso. (...) La cosa più importante è far crescere il fuoco psichico nel cuore ed aspirare perché l'essere psichico venga in primo piano come guida della sadhana. Quando lo psichico l'avrà fatto mostrerà "i nodi nascosti dell'ego", li scioglierà o li brucerà in questo fuoco. (...) Il fuoco psichico (Agni) è il fuoco dell'aspirazione, della purificazione e della tapasya (austerità) e viene dall'essere psichico. Non è l'essere psichico, ma un suo potere (...) (...) Il fuoco è universale e viene dall'alto. Agni, sotto forma d'aspirazione piena di calma concentrata e di sottomissione, è certamente la 18 prima cosa da accendere nel cuore. (...) Agni è il grande fuoco di purificazione e concentrazione (che cioè raccoglie la coscienza e la volge stabilmente verso il Divino) il fuoco psichico attraverso il quale tutti devono passare per raggiungere la Madre in maniera permanente e completa. In Agni vi è la Forza della Madre che opera. Sri Aurobindo - Lettere sulla Yoga Vol. IV Cap. XXI pag. 158,183,184,185 Portate l'essere psichico in primo piano e mantenetelo lì, imponendo il suo potere sulla mente, sul vitale e sul fisico, in modo che possa comunicare loro la forza della sua aspirazione, fiducia, fede e sottomissione esclusive, il suo potere di scoprire in modo diretto e immediato tutto ciò che vi è di sbagliato nella natura, rivolto verso l'ego e l'errore anziché verso la luce e la Verità. Eliminate l'egoismo in tutte le sue forme, eliminatelo da ogni moto della vostra coscienza. (...)
 

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