Sull'essere psichico 2.

Sull'essere psichico 2.
L'essere psichico viene formato progressivamente intorno a questo centro divino, l'anima, nel corso delle sue innumerevoli vite nell'evoluzione terrestre, fino a quando non giunge il momento in cui l'essere psichico, completamente formato e pienamente risvegliato diviene l'involucro dell'anima intorno alla quale si è formato. Perciò identificato con il Divino, diviene il suo perfetto strumento nel mondo. La Madre Nell'esperienza dello yoga il sé o essere è in essenza uno con il Divino o, almeno, è una porzione del Divino e possiede tutte le potenzialità divine. Tuttavia nella manifestazione assume due aspetti, Purusha e Prakriti, l'essere cosciente e la Natura. Qui nella Natura il Divino è velato ed è assoggettato alla Natura che agisce a questo livello come la Prakriti inferiore, una forza dell'Ignoranza, Avidya. Il Purusha in se stesso è Divino, ma esteriorizzato nell'ignoranza della Natura diviene l'essere individuale che appare imperfetto con le di lei imperfezioni. Perciò l'anima o essenza psichica, che rappresenta il Purusha che partecipa all'evoluzione e la sostiene, porta in se stessa tutte le 6 potenzialità divine; ma nell'essere psichico individuale che esso pone in fronte come suo rappresentante, egli assume le imperfezioni della Natura ed evolve in essa fino a quando non abbia recuperata la sua piena essenza psichica e si sia unito con il Sé superiore di cui l'anima è la proiezione individuale nell'evoluzione. Questa dualità nell'essere su tutti i piani - poiché è vera in vari modi non solo del Sé e dello psichico, ma del Purusha mentale, vitale e fisico - deve essere compresa ed accettata prima che le esperienze dello yoga possano essere pienamente comprese. L'Essere è uno da ogni parte, ma su ogni piano della Natura, è rappresentato da una forma di sé stesso che è propria di quel piano, il Purusha mentale nel piano mentale, il Purusha fisico nel fisico. La Taittirya Upanishad parla di due altri piani dell'essere, il piano della Conoscenza o Verità e il piano dell'Ananda, ciascuno con il suo Purusha, ma sebbene possano scendere delle influenze da questi, essi sono supercoscienti per la mente umana e la loro natura non è ancora organizzata qui. Sri Aurobindo Natura dell'essere psichico E' la vera natura dell'anima o dell'essere psichico volgersi verso la Verità Divina come il girasole verso il sole; essa accetta e si aggrappa a tutto ciò che è divino o in progresso verso la divinità e si ritira da tutto ciò che è perversione o una negazione di questa, da tutto ciò che è falso e antidivino. Tuttavia l'anima all'inizio non è altro che una scintilla e in seguito una piccola fiamma della divinità che brucia nel mezzo di una grande oscurità. Per la maggior parte è velata nel suo santuario interiore e per rivelarsi deve fare appello alla mente, alla forza di vita, e alla coscienza fisica e persuaderle ad esprimerla come meglio possono; generalmente, riesce al più a soffondere le loro esteriorità con la sua luce interiore e a modificare con la sua finezza purificatrice le loro cupe oscurità o i loro miscugli più volgari. Persino quando vi è un essere psichico formato, in grado di esprimersi con una qualche sincerità nella vita è ancora, in tutti escluso alcuni, una più piccola parte dell'essere: "Non più grande nella massa del corpo di un pollice di un uomo" era l'immagine usata dagli antichi veggenti; e non è sempre in condizione di prevalere contro le oscurità e le ignoranti piccolezze della coscienza fisica, l'erronea certezza della mente o l'arroganza e la veemenza della natura vitale. Quest'anima è obbligata ad accettare la vita mentale, emotiva e sensazionale così com'è, con le sue relazioni, le sue attività, le sue amate forme e figure. Deve faticare per districare ed aumentare l'elemento divino in tutta questa verità relativa mischiata con continui errori falsificanti, questo amore volto alle abitudini del corpo animale o alla soddisfazione 7 dell'ego vitale, questa vita di un'umanità media colpita da rari e pallidi riflessi della Divinità e dalle più oscure spettralità del demone e del bruto. Infallibile nell'essenza della sua volontà è spesso obbligata sotto la pressione dei suoi strumenti a sottomettersi agli errori dell'azione, all'errata collocazione dei sentimenti, all'errata scelta della persona, ad errori nell'esatta formulazione della sua volontà, nei particolari della manifestazione dell'infallibile ideale interiore. Tuttavia vi è una capacità di divinazione in essa che la rende una guida più sicura della ragione o persino del più alto desiderio e attraverso errori manifesti e inciampi la sua voce può condurre ancora meglio dell'intelletto preciso e dell'opinione mentale ponderata. Questa voce dell'anima non è ciò che noi chiamiamo coscienza, poiché questa è solo una sostituta mentale e spesso una sostituta fallace e convenzionale. E' una chiamata più profonda e più raramente udita, eppure, seguirla quando la si sente è la cosa più saggia: è persino meglio vagare alla chiamata della propria anima che procedere apparentemente spediti con la ragione e la consigliera morale esteriore. Ma è solo quando la vita si volge verso il Divino che l'anima può veramente venire in primo piano e imporre il suo potere sugli elementi esterni; poiché, essa stessa scintilla del Divino, il crescere di passione per il Divino è la sua vera vita e la sua autentica ragione di esistenza. Sri Aurobindo E' l'azione dell'essere psichico, non l'essere in sé stesso, che si mischia con le incapacità della mente, del vitale e del fisico perché deve utilizzarle per esprimere quel poco della vera emozione psichica che passa attraverso il velo. E' con l'aspirazione del cuore al Divino che l'essere psichico si libera da queste incapacità. Sri Aurobindo Un'emozione è sempre un movimento vitale? Dipende dall'emozione e dipende anche da ciò che tu chiami una emozione. Per esempio, vi è uno stato in cui, se ti trovi in presenza di un movimento psichico molto preciso, assai evidente, un movimento chiaramente psichico, e questo accade assai spesso, l'emozione è così potente che ti vengono le lacrime agli occhi. Non sei triste, non sei felice, né l'una né l'altra cosa; non corrisponde a nessun sentimento particolare, ma è un' intensità di emozione che giunge da qualcosa che è chiaramente, precisamente psichico. Può essere in te stesso, ma è persino più spesso negli altri. Quando sei in contatto con un avvenimento, una manifestazione che appartiene allo psichico, allora, all'improvviso gli occhi si riempiono di lacrime. Se tu la chiami un'emozione... 8 ovviamente è un'emozione. Ma generalmente ciò deriva dal fatto che l'essere fisico ha un desiderio non molto cosciente, ma assai intenso di un contatto con la vita psichica. Si sente povero, diseredato, isolato e abbandonato quando non è in contatto con l'essere psichico. Neppure un essere fisico su un milione è cosciente di questo. Ma questo tipo di impressione di essere perduto, lasciato in sospeso senza protezione, senza supporto, di mancare di qualcosa e di non sapere cosa sia, qualcosa che non comprendi, ma che ti manca, un vuoto da qualche parte: bene ciò accade molto più di frequente di quanto non si pensi, la gente non sa cosa sia. Ma poi, quando per una ragione o un'altra questa coscienza viene all'improvviso in contatto con un fenomeno chiaramente psichico, con le forze psichiche, le vibrazioni psichiche, l'emozione è così forte, così forte che certamente molto spesso, il corpo può difficilmente sopportarlo. E' come una gioia troppo grande che tracima da ogni parte che non si può contenere, trattenere in se stessi. E' così. Vi è all'improvviso una sorta di rivelazione, non molto cosciente, non chiaramente espressa, la rivelazione di... è questo, questo è ciò che debbo avere. E' così potente, così potente che dona un'emozione composta di così tante cose che difficilmente si può dire cosa sia. Queste non sono emozioni vitali. Le emozioni vitali sono di una natura completamente differente, sono molto chiare, esatte, potete esprimerle con molta precisione; sono violente, in genere vi riempiono di intensità, di agitazione, qualche volta di grande soddisfazione. Poi arriva il sentimento opposto con la stessa forza. E così le persone, molte persone pensano, lo abbiamo già ripetuto molte volte, alcune persone pensano di sperimentare l'amore solo quando si esprime in questo modo, quando l'amore si esprime nel vitale, quando giunge con tutti i movimenti del vitale, tutta questa intensità, questa violenza, questa precisione, questo fascino, questo scintillio. E quando ciò è assente dicono: "Oh, questo non è amore." E tuttavia questa è esattamente la maniera in cui l'amore viene distorto: già non è più amore, è un inizio di passione. E questo è un errore quasi universale fra gli esseri umani. Alcuni sono pieni di un amore psichico molto puro, molto alto, molto disinteressato e tuttavia non ne sanno nulla e pensano di essere freddi, aridi e senza amore perché questa mistura di vibrazioni vitali è assente. Per loro l'amore comincia e termina con questa vibrazione. Poiché è qualcosa di assai instabile con movimenti e reazioni e violenze di ogni genere, nella depressione così come nella soddisfazione, l'amore è qualcosa di assai effimero per queste persone. Nelle loro vita hanno minuti d'amore. Può durare poche ore, e poi ritorna noioso e insignificante ed essi immaginano che l'amore li abbia abbandonati. Come ho detto, alcune persone sono assai al di sopra di questo, sono stati capaci di controllarlo in tal modo che non venga mischiato con null'altro; possiedono in sé stessi questo amore psichico che è pieno di abnegazione, di dono di sé, di compassione, di generosità, di nobiltà di vita ed è un grande potere di identificazione. Così la maggior parte di queste persone pensano di 9 essere freddi o indifferenti, - sono persone assai amabili, vedete, ma non amano - e qualche volta essi stessi non lo sanno. Ho conosciuto persone che pensavano di non avere amore perché non provavano questa vibrazione vitale. In genere, quando la gente parla di emozioni si riferisce alle emozioni vitali. Ma vi è un altro genere di emozione che rappresenta un ordine infinitamente più alto e non si esprime allo stesso modo, possiede esattamente la stessa intensità, ma un'intensità che è sotto controllo, contenuta, condensata, concentrata, ed è un potere dinamico straordinario. Il vero amore può conseguire cose straordinarie, ma è raro. Ogni genere di miracoli possono essere fatti con l'amore per la persona che si ama, non per tutti, ma per la gente o le persone che si amano. Però deve essere un amore libero da ogni commistione vitale, un amore puro e assolutamente disinteressato che non chiede nulla in ritorno, che non si aspetta nulla. La Madre Yoga di trasformazione ed essere psichico Questo è uno yoga di trasformazione dell'essere, non semplicemente uno yoga di realizzazione del Sé interiore o del Divino, sebbene questa costituisca la base senza la quale nessuna trasformazione è possibile. Vi sono quattro elementi in questa trasformazione: l'apertura psichica, il passaggio attraverso l'occulto, la liberazione spirituale, la perfezione supermentale. Se uno solo rimane incompiuto, lo Yoga è incompleto. Per psichico intendo l'essere e la natura dell'anima più profondi. Questo non è il senso che si dà comunemente alla parola o, se la si usa in questo senso, lo si fa con grande imprecisione e si commette un grande errore sulla sua vera natura, dandole, inoltre, una vasta estensione di significati che la portano ben oltre quella regione.
 

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