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41. 4. Sincerità D’, è vero che soltanto attraverso il potere di un'assoluta sincerità si può avere la trasformazione integrale e raggiungere la Verità supermentale? 200 R’, Sì. D', La Madre ha detto: Se non siete sinceri non incominciate lo yoga . Ciò vuol dire che, se una volta incominciato ci si accorge di non essere completamente sinceri, si deve abbandonare lo yoga? R’, No. Solamente nel caso in cui si è fondamentalmente insinceri. D', In che modo un sadhaka può sapere se è fondamentalmente insincero? R’, Se vede che è pieno d'ego, che fa la sadhana soltanto per scopi egoistici e che non è veramente orientato verso il Divino. D', è possibile per un sadhaka sbarazzarsi dell'insincerità fondamentale? R’, Lo può, se ne diviene consapevole e desidera sinceramente sbarazzarsene. D', Come può un sadhaka sapere se si accresce la sua sincerità? R’, Deve osservarsi e vedere se risponde unicamente alle forze divine oppure a quelle dell'ego e del desiderio, accettandole e favorendole. D', è vero che se un sadhaka è completamente sincero può fare rapidi progressi anche se la devozione è carente? R’, Se è sincero avrà certamente devozione. La sincerità nello Yoga significa che si risponde al solo Divino, cosa che non può esser fatta senza devozione. D', Qual è il giusto atteggiamento per seguire il sentiero fino al momento in cui sia realizzata la Verità supermentale? R’, La condizione psichica, la sincerità e la devozione verso la Madre. D', Confessare le proprie debolezze al Divino o ad altri, è indice di sincerità? R’, Perché ad altri? Si devono confessare al Divino. D', Ma se si fa del male a qualcuno, non è forse necessario dirglielo? Basta dirlo al Divino? R’, Se concerne altre persone, si può fare. D', Che devono fare i sadhaka per evitare di essere ingannati dalle forze della menzogna? R’, Devono essere sempre sinceri, tutto dipende da questo. D', Per quanto tempo i sadhaka devono vivere nella disciplina? R’, Almeno sino a che non raggiungano la realizzazione. 201 D', Significa quindi che devono vivere nella disciplina sino alla completa realizzazione? R’, Almeno finché non ottengano una realizzazione fondamentale che impedirà loro di agire secondo la fantasia mentale o l'ego vitale. D', Che cosa dobbiamo intendere per realizzazione fondamentale ? Ci si riferisce alla condizione di quei sadhaka completamente trasformati e sottomessi al Divino? R’, Questa è la realizzazione integrale. Se sono completamente trasformati non c'è più bisogno di sadhana. D', Che vuol dire fantasia mentale ? R’, Quando la mente segue le proprie idee per l'attaccamento al piacere che ne riceve, senza preoccuparsi della Verità. D', è possibile per i sadhaka, che non si sono sbarazzati della loro fantasia mentale e del loro ego vitale, di ottenere almeno una realizzazione parziale? R’, No. Devono sottomettersi al Divino. D', Basta sbarazzarsi della fantasia mentale e dell'ego vitale per raggiungere la realizzazione fondamentale? R’, No. Ci si deve sottomettere; l'essere psichico deve prendere la supremazia e controllare la mente e il vitale. 5. La fede D’, Qual è la differenza tra fede, credenza e fiducia? R’, La fede è un sentimento che pervade l'essere. La credenza è mentale. Aver fiducia significa affidarsi a una persona o al Divino o essere certi del risultato dei propri sforzi e della propria ricerca. D', Cosa vuol dire avere una fede cieca ? R’, La frase non ha un vero senso. Suppongo che voglia dire che si crede senza bisogno di prove, ma la conclusione che si ottiene mediante una prova non è fede, ma una conoscenza o un'opinione mentale. Si possiede la fede prima di avere prove o conoscenza ed è questa la fede che conduce alla conoscenza o all'esperienza. Non esistono prove dell'esistenza di Dio, ma se si ha fede in Lui si può arrivare all'esperienza del Divino. D', Qual è la differenza fra la fede psichica, la fede mentale, la fede vitale e quella fisica? 202 R’, La fede mentale combatte i dubbi e vi aiuta ad aprirvi alla vera conoscenza. La fede vitale impedisce gli attacchi delle forze ostili o le mette in fuga. Vi aiuta inoltre ad aprirvi alla vera azione e volontà spirituali. La fede fisica vi mantiene saldo in ogni oscurità, inerzia o sofferenza e vi aiuta ad aprirvi alla vera coscienza. La fede psichica vi apre al contatto diretto col Divino; vi aiuta ad ottenere l'unione e la sommissione. D', Cosa vuol dire fede dinamica? La fede non è forse dinamica per natura? R’, La fede può essere piena d'inerzia (tamas) e perciò inefficace. Per esempio, la fede che dice: Credo che la Madre farà tutto; io non farò nulla. Quando Lei vorrà mi trasformerà . Questa fede non è dinamica, ma statica e inerte. D', Dopo aver raggiunto la fede e la sommissione integrali si deve aspettare molto per avere le esperienze superiori offerte dalla Grazia divina? R’, Se la fede e la sommissione sono complete in tutte le parti dell'essere, non è possibile che non vi sia l'esperienza. 6. La sommissione D’, è possibile trasformare l'essere senza la sommissione? R’, Se non vi è sommissione, l'intero essere non può essere trasformato. D', Quando per un sadhaka ha inizio la vera sommissione? R’, Quando vi è una vera offerta di sé. D', Come si effettua la vera offerta di sé? R’, Rifiutando di seguire l'ego e i desideri. L'ego e i desideri impediscono la sommissione. D', Qual è il segno che indica che la determinazione del sadhaka di sottomettersi al Divino ha risultati pratici nella vita? R’, Quando è pieno di un'obbedienza che non discute, un'obbedienza senza ribellioni, senza pretese, che non impone condizioni e che risponde a tutte le sollecitazioni divine rifiutando tutte le altre. D', Non è forse vero che anche dopo aver deciso ripetutamente di sottomettersi, le vecchie abitudini bloccano il cammino della vera realizzazione? 203 R’, Certamente. È sempre così finché la sincerità, la purezza e la sommissione non siano complete. D', Qual è il mezzo più potente per rendere rapidamente efficace la risoluzione di sottomettersi? R’, La sincerità assoluta. D', Quando il Divino s'incarica completamente della sadhana e la compie per il sadhaka? R’, Quando questi abbandona l'ego. D', In che modo il Divino prende in mano il peso della sadhana? R’, Quando la Forza divina compie tutto lo yoga e tutti i movimenti ad esso inerenti, mediante un'azione diretta di cui il sadhaka è pienamente consapevole. D', In che modo si viene a sapere che il Divino si è incaricato della sadhana? R’, Lo si sente. D', Il segreto centrale della Bhagavad Gîta consiste nell'abbandonarsi al Divino mediante il rifiuto di tutti i dharma (21), sarva dharman parityajya . Qual è il senso di sarva dharman ? R’, Tutte le formazioni basate sulle preferenze mentali, i desideri vitali, gli attaccamenti dell'essere fisico alle proprie abitudini. D', è possibile per un sadhaka rifiutare tutti i dharma sino dall'inizio della sadhana? R’, No, ci vuole tempo, ma la volontà di abbandonarli dev'essere presente. D', Per offrire tutti i movimenti della natura al Divino è necessario osservarli. Come si può rendere vero e completo il potere di osservazione? R’, Osservandosi con attenta vigilanza affinché nulla sfugga all'osservazione di se stessi, e mediante l'aspirazione a un più grande potere di visione sino a renderlo completo. D', Qual è la differenza fra sommissione attiva e sommissione passiva? R’, La sommissione attiva è quando associate la vostra volontà alla Volontà divina, rifiutando tutto ciò che non è divino con l'accettazione di tutto ciò che lo è. La sommissione passiva è quella 21 Legge dell'essere; principio fondamentale dell'attività. 204 che abbandona tutto nelle mani del Divino, poco numerosi sono però quelli che vi riescono, in quanto nella pratica si finisce per abbandonarsi alla natura inferiore sotto il pretesto di abbandonarsi al Divino. D', La Madre offre spesso un fiore che è simbolo di minuziosa e particolareggiata sottomissione . Cosa vuol dire? R’, La sommissione in tutti gli atti e in tutti gli aspetti dell'essere. D', è vero che un sadhaka deve molto soffrire prima che la sincerità e la sommissione siano complete? R’, Non vi è sofferenza se il suo atteggiamento è vero, ma deve affrontare le difficoltà. D', Nelle Conversazioni la Madre dice che se l'essere centrale è sottomesso, la difficoltà principale sparisce. Qual è l'essere centrale? è l'essere psichico? R’, L'essere centrale è il Purusha. Se si sottomette, tutto il resto può essere allora offerto al Divino e l'essere psichico può assumere la posizione di primo piano. D', Qual è la funzione del Purusha che voi dite essere l'essere centrale? Dov'è situato? R’, Il Purusha è l'essere cosciente che sostiene tutta l'azione della Natura. Non ha sede fissa, ma come essere centrale si trova generalmente al di sopra dell'adhara (Involucro fisico), diviene anche l'essere mentale, vitale, fisico e psichico. D', Il Purusha è l'anima dell'uomo? R’, No, l'anima dell'uomo è l'essere psichico. D', Quanto tempo impiega il Purusha per abbandonarsi completamente al Divino? R’, Non vi è regola fissa. D', In che modo si può far sì che il Purusha si abbandoni completamente al Divino? R’, Mediante l'aspirazione e la Grazia divina. D', è il Purusha che permette all'azione della Forza e alla Grazia della Madre di operare nell'essere? R’, Sì. D', Tutti gli esseri (mentale, vitale, fisico e psichico) sono sotto l'influenza del Purusha? R’, In un certo senso, presiede su tutti. 205 D', Se il Purusha non acconsente all'azione della Grazia della Madre, impedisce agli altri esseri di riceverla o di sentire la Grazia che agisce per la trasformazione? R’, No, il Purusha si tiene spesso indietro e permette agli altri esseri di acconsentire o di sentire in sua vece. D', Quando un sadhaka sente che la Grazia della Madre scende in lui, ciò è dovuto al consenso della Madre? R’, Che volete dire per consenso? La Grazia della Madre discende per volontà della Madre stessa. Il Purusha può accettarla o rifiutarla. 7. L'amore D’, L'amore psichico può, mediante il suo potere, raggiungere la Verità Suprema? R’, Certamente. D', In che modo si può sapere se si ha un completo amore psichico per il Divino? R’, Dall'assenza dell'ego, dalla purezza di devozione, dalla sommissione e dall'abbandono al Divino. D', L'amore psichico si volge sempre verso il Divino? R’, Talvolta si volge verso l'essere umano, ma non raggiunge mai la piena soddisfazione sino a che non si volge verso il Divino. D', L'amore psichico non è la stessa cosa dell'Amore divino? R’, No. Vi è un amore psichico umano, ugualmente caratterizzato dall'assenza dell'ego, dalla fedeltà e dal dono di sé a un essere umano. D', Quando l'amore umano incomincia a volgersi in amore psichico, può condurre all'Amore divino? R’, Si può passare dall'uno all'altro. D', L'Amore divino può esprimersi attraverso le emozioni umane? R’, Come è possibile che l'Amore divino si esprima in tal modo? Diverrebbe umano, non più divino. Se volete dire che vi è qualcosa di corrispondente, ma di molto più grande, nell'Amore divino, è possibile. D', Se l'essere psichico influisce sull'amore umano, si può realizzare la verità spirituale? R’, No, se ne ha qualche vago accenno, non si realizza. 206 D', Non è forse l'Amore divino che spinge a intraprendere lo yoga? R’, No, può darsi che l'amore umano si volga verso il Divino, ma lo yoga inizia sotto la spinta di molti moventi e non soltanto sotto quelli dell'amore. D', Non vi sono emozioni nell'Amore divino? R’, Vi è un intenso sentimento, ma non quello che gli uomini chiamano emozione, in quanto quest'ultima è superficiale e passeggera. L'intensità dell'Amore divino non crea perturbazioni in nessuna parte dell'essere. D', L'emozione è l'espressione della Felicità (ananda)? R’, Come sarebbe possibile all'emozione esprimere l'ananda? L'emozione può essere il risultato di un tocco di ananda nella coscienza, ma non esprime l'ananda. L'ananda si esprime da se stesso. D', Qual è il vero modo di manifestare l'Amore divino? R’, Volgersi verso il Divino con una sempre più grande assenza d'ego. D', è possibile ricevere l'Amore divino prima della trasformazione integrale? R’, Solo in parte. D', L'amore è il solo potere dello psichico o ve ne sono altri? R’, Vi sono molti poteri nell'essere psichico, la fede, la visione psichica, gratitudine verso il Divino, il fuoco dell'aspirazione e molti altri ancora. D', Vi è abhiman (Orgoglio, fierezza) nell'amore psichico? R’, No, l'abhiman è puro egoismo. D', Il comune amore umano non è forse un riflesso dell'amore psichico? R’, Certamente no. L'amore umano è vitale, emotivo, fisico e sempre egoista, una forma d'amore verso se stessi. L'elemento psichico vi partecipa in minima parte, salvo qualche eccezione. D', Può esserci una manifestazione di amore psichico nell'essere fisico? R’, è possibile, ma dev'essere senza colorazione sessuale. D', Negli animali esiste l'amore psichico? 207 R’, Il loro amore sessuale è fisico-vitale. Nelle specie superiori vi è un elemento psichico. Certi animali hanno per l'uomo un'affezione psichica. D', In che modo si può distinguere fra la bhakti (Devozione) psichica, la bhakti mentale e quella vitale che si ha per la Madre? R', La bhakti psichica è fatta d'amore e di dono di sé senza nulla chiedere in cambio; la bhakti vitale, dalla volontà di essere posseduti dalla Madre e di essere i suoi servitori; la bhakti mentale si esprime mediante la fede e l'accettazione senza riserve di tutto ciò che la Madre è, dice e fa. Tuttavia, questi non sono che i segni esteriori. Le diverse forme di bhakti si distinguono per il carattere interiore, visibile, ma che non può essere espresso a parole. D', Nel nostro yoga non vi è posto per la bhakti mentale e vitale? R’, Chi ha detto di no? Finché la devozione è vera qualsiasi bhakti ha il suo posto. D', La bhakti psichica non è forse la stessa cosa che la perfetta devozione? R’, è alla base della perfetta devozione. D', Qual è la differenza fra l'emozione psichica e la bhakti psichica? R’, La bhakti è un'emozione psichica, un sentimento psichico diretto verso il Divino, il Guru, eccetera. D', Cosa si deve intendere per prem bhakti? In che differisce dalla semplice bhakti? R’, Suppongo che sia la bhakti avente l'amore quale base; può esserci una bhakti d'adorazione, di sommissione, di riverenza, di obbedienza, ecc., ma senza amore. D', Provo spesso l'aspirazione di vedere tutto nella Madre e la Madre in tutto. Si realizzerà? R’, Vedere tutto nella Madre e la Madre in tutto è un'esperienza necessaria nello yoga. Non c'è ragione perché non possa avverarsi. D', Sento spesso la forte sensazione di essere molto lontano dalla Madre. Perché? R’, è l'essere fisico o esteriore che ha questa sensazione perché la sua ignoranza gli impedisce di sentire l'intimità con la Madre. 208 D', Come superare questa sensazione? R’, La Madre è sempre vicina e nel vostro intimo. La mente deve aggrapparsi tenacemente a questa conoscenza. È l'oscurità della mente e del vitale che non la vede e non la sente. D', Qual è il miglior sistema per mantenere rapporti armoniosi e di buona volontà con gli altri? R’, Nella vita dello yoga, solo l'essere psichico può farlo. La mente e il vitale arrivano ad intendersi soltanto con chi ha una certa affinità mentale o vitale, ma non è il vero modo. D', Se al mio amore si associa una richiesta, non è amore vitale? (22) R’, Sì, è la natura dell'amore vitale che si basa sul desiderio, sul senso di esigere o di possedere; l'amore psichico si fonda sul dono di sé. D', Se tu mi ami io ti amerò non è forse l'espressione di un amore vitale? R’, Sì, di un amore che mercanteggia. D', Anche se tu mi odi, ti amerò . Può essere anche questa l'espressione di un amore vitale? R’, Sì, di un certo tipo di amore vitale, ma anche di un certo tipo di amore psichico. D', Ti amerò nella stessa misura in cui tu mi ami . Che tipo di amore si esprime con questa formula? R’, Non è affatto amore, ma un volgare mercanteggiare.
 

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