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31. 2. Piani e parti dell'essere La Mente superiore è uno dei piani della mente spirituale, il primo e il più basso di tutti; è al di sopra del livello mentale normale. La mente interiore è ciò che si trova dietro la mente di superficie (l'intelligenza comune) e, a parte le sue vritti (onde) nella mente di superficie (come la filosofia, la poesia, l'idealismo), non se ne può avere l'esperienza diretta se non mediante la sadhana, che rompe l'abitudine d'essere in superficie penetrando profondamente all'interno. -Mente più vasta , è un termine generale che abbraccia i domini della mente che divengono il nostro campo quando scendiamo in profondità o ci ampliamo nella coscienza cosmica. Il vero essere mentale non è la stessa cosa della mente interiore. Il vero essere mentale, il vero essere vitale e il vero essere fisico, designano il Purusha di quel livello, libero dall'errore, dal pensiero e dalla volontà ignorante della Prakriti inferiore, e direttamente aperto alla conoscenza e alla guida dell'alto. -Vitale superiore , si riferisce generalmente alla mente vitale e all'essere emotivo, in opposizione al vitale medio che ha la sua sede nell'ombelico e che è dinamico, sensorio e appassionato, e al vitale inferiore, che è composto dei movimenti minori del desiderio e delle reazioni vitali dell'uomo. La mente, propriamente detta, si divide in tre parti: la Mente pensante, la Mente dinamica e la Mente che esteriorizza. La prima si occupa delle idee e della conoscenza di sé, la seconda dell'emissione delle forze mentali per la realizzazione dell'idea, la terza della loro espressione nella vita, non soltanto mediante la parola, ma attraverso tutte le forme possibili. Il termine mente fisica è assai ambiguo, in 145 quanto può designare la mente che esteriorizza e la mente nel fisico prese insieme. La Mente vitale è una specie di mediatore fra l'emozione, il desiderio, l'impulso, ecc., e la mente propriamente detta. Essa esprime i desideri, i sentimenti, le emozioni, le passioni, le ambizioni, le tendenze possessive e attive del vitale e le proietta in forme mentali (la pura immaginazione, i sogni di grandezza, di felicità, ecc., a cui gli uomini si abbandonano, sono una forma speciale dell'attività della mente vitale). Nel vitale si può osservare uno stadio della mente ancora più basso che esprime semplicemente la sostanza vitale senza sottoporlo all'azione dell'intelligenza. Tramite questa mente vitale, le passioni, gli impulsi e i desideri vitali penetrano nella buddhi che turbano e deformano. Nello stesso modo in cui la Mente vitale è limitata dalla visione e dalla sensazione vitale delle cose, non lo è invece l'Intelligenza dinamica, in quanto essa agisce tramite l'idea e la ragione, la mente nel fisico o fisico mentale è limitata dalla visione e dall'esperienza fisica delle cose; mentalizza le esperienze che i contatti della vita e delle cose esteriori gli apportano e non riesce ad andare più lontano (anche se ha la capacità di farlo con grande abilità), contrariamente alla mente esteriorizzante che li tratta soprattutto a partire dalla ragione e dalla sua intelligenza superiore. Ma nella pratica i due si mescolano. La mente meccanica è un'azione molto inferiore della mente fisica; lasciata a se stessa, si limiterebbe a ripetere le idee correnti e a registrare i riflessi naturali della coscienza fisica a contatto con la vita e le cose esteriori. Il vitale inferiore, per opposizione a quello superiore, si occupa soltanto dei piccoli appetiti, dei piccoli desideri, delle piccole passioni, ecc. che costituiscono il quotidiano modo di vivere del comune uomo sensorio, mentre il fisico vitale propriamente detto è l'essere nervoso che causa i riflessi vitali a contatto delle cose con la coscienza fisica. Come avviene per gli animali, la maggior parte degli uomini è diretta dalle forze della Natura. Qualsiasi desiderio si presenti essi lo appagano subito; qualsiasi emozione venga, viene lasciata libera di svolgere la sua azione; qualsiasi bisogno fisico si faccia avanti, cercano di soddisfarlo. Diciamo allora che le attività e i sentimenti degli uomini sono diretti dalla loro Prakriti e soprattutto dalla natura 146 vitale e fisica. Il corpo è lo strumento della Natura o Prakriti, obbedisce alla propria natura o alle forze vitali del desiderio, della passione, eccetera. Ma l'uomo possiede anche una mente e, a mano a mano che va progredendo, impara a dominare la sua natura vitale e fisica mediante la ragione e la volontà. Questo controllo è molto parziale, in quanto la ragione è spesso indotta in errore dai desideri vitali e dall'ignoranza del fisico e, schierandosi dalla loro parte, cerca di giustificare mediante le proprie idee, i propri ragionamenti e i propri argomenti, i loro errori e i loro falsi movimenti. Anche quando la ragione rimane libera e dice al vitale o al corpo: Non lo fare , il vitale e il corpo continuano a seguire spesso i loro movimenti malgrado la proibizione, la volontà mentale dell'uomo non è abbastanza forte per costringerli. Quando qualcuno fa una sadhana, c'è una Natura superiore, psichica e spirituale, che opera interiormente, che lo obbliga a sottomettere la sua natura all'influsso dell'essere psichico e del sé spirituale superiore o del Divino. Non soltanto il vitale e il corpo, ma anche il mentale deve imparare la Verità divina ed obbedire alla regola divina. Tuttavia, a causa della natura inferiore e del dominio che essa esercita continuamente su di essi, al principio e per molto tempo sono incapaci d'impedire alla loro natura di battere i vecchi sentieri, anche quando sanno, o è stato detto loro dall'intimo, ciò che si deve o non si deve fare. Soltanto attraverso una sadhana persistente che ci permetta di entrare nella coscienza e nella natura spirituali superiori, questa difficoltà può essere superata; ma anche per i migliori e i più forti sadhaka, è una conquista che prende molto tempo. Il cuore è il centro dell'essere emotivo e la parte più alta del vitale. L'ombelico è il centro del vitale dinamico e sensorio. Il centro al di sotto dell'ombelico e il m–ladhara dirigono il vitale inferiore (desideri fisici, piccoli appetiti, passioni, ecc.). Il centro della gola non è vitale, è la mente fisica, l'espressione della coscienza esteriorizzante. Ciò che voi provate può essere il vitale che s'impadronisce della mente fisica spingendola verso l'espressione (è l'origine dell'orgoglio, del senso di proprietà, dell'ambizione, della collera e delle altre passioni), ma questi elementi vengono espressi assai spesso anche dal centro del cuore. 147 L'essere interiore è la mente interiore, il vitale interiore e il fisico interiore con l'essere psichico dietro di essi. L'espressione essere superiore , è impiegata per indicare il sé cosciente sui piani al di sopra della coscienza umana comune. Lo psichico ha la posizione di cui parlate perché è in contatto col Divino nella natura inferiore. Ma la mente, il vitale e il fisico interiori, sono una parte dell'universale e sono aperti ai dualismi; sono soltanto più vasti della mente, del vitale e del corpo esteriori e possono ricevere più ampiamente e più facilmente l'influsso divino. Il nostro essere interiore è in contatto con la mente, la vita e la materia universali. È parte di tutto ciò, ma per questo stesso motivo non può possedere la liberazione e la pace. Voi pensate probabilmente all'Atman e lo confondete con l'essere interiore. Nell'ombelico si trova la sede principale della coscienza vitale dinamica che si stende dal livello del cuore sino al centro situato al di sotto dell'ombelico (vitale inferiore, centro del desiderio, sensorio). Sono i tre centri che appartengono al dominio dell'essere vitale. Il centro psichico è dietro al cuore, ed è attraverso le emozioni purificate che può trovare più facilmente uno sbocco. Tutto ciò che a partire dal cuore si trova al di sopra, appartiene al dominio della mente, che ha pure tre centri: uno nella gola (la mente rivolta verso l'esterno o esteriorizzatrice), uno in mezzo agli occhi o, meglio, nel mezzo della fronte (il centro della visione e della volontà), e uno al di sopra, chiamato il loto dai mille petali che comunica col cervello e in cui sono centralizzati la mente pensante e l'intelligenza superiore, che comunicano con i piani della mente più alta (mente illuminata, intuizione e sovramentale). Nella natura esteriore di superficie, mente, psichico, vitale e fisico sono alla rinfusa e ci vuole un gran potere d'introspezione, di autoanalisi, di attenta osservazione, e una grande capacità per dipanare la matassa arruffata dei pensieri, dei sentimenti e degli impulsi e scoprire in tal modo la composizione della nostra natura, i rapporti e le interazioni di queste parti, le une sulle altre. Ma quando ci spingiamo sino nelle profondità interiori troviamo l'origine di tutte queste azioni di superficie, e là, le parti del nostro essere sono chiaramente distinte l'una dall'altra; è come se il nostro essere fosse un gruppo in cui ogni membro avesse un suo posto e una sua 148 funzione, ma tutti diretti da un essere centrale che si trova talvolta in avanti rispetto al resto, e talvolta dietro la scena. L'anima e la vita sono poteri assolutamente diversi. L'anima è una scintilla dello Spirito divino che sostiene la natura individuale; la mente, la vita e il corpo sono gli strumenti per la manifestazione della natura. Nella maggior parte degli uomini, l'anima è nascosta e ricoperta dall'azione della natura esteriore; essi prendono la natura vitale per l'anima, perché è il vitale che anima e fa muovere il corpo. Ma questo vitale è qualcosa composto di forza d'esecuzione e di desideri, buoni e cattivi; è l'anima di desiderio, non è la vera anima. Quando quest'ultima (psiche) si fa avanti ed incomincia a influire sulle azioni della natura strumentale e poi a dirigerle, l'uomo incomincia allora a vincere il desiderio vitale e a crescere verso una natura divina. I centri o chakra sono sette: 1) Il loto dai mille petali al di sopra della testa. 2) L'ajna-chakra in mezzo alla fronte, la volontà, la visione, il pensiero dinamico. 3) Il centro della gola, la mente esteriorizzatrice. 4) Il loto del cuore è il centro emotivo. L'essere psichico è situato in profondità dietro di esso. 5) L'ombelico è il chakra del vitale superiore (propriamente detto). 6) Sotto l'ombelico si trova il vitale inferiore. 7) Il m–ladhara è il centro fisico. Tutti questi centri sono in mezzo al corpo; si ritiene che siano congiunti al midollo spinale.
 

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