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16. Si deve educarlo esercitando, con le parti superiori del nostro essere, una pressione ancor più tenace perché abbandoni le vecchie reazioni per assumerne altre più nuove e vere. 79 Ignorate quanto l'essere naturale comune viva nel fisico subcosciente. Laggiù sono immagazzinati i movimenti abituali, mentali e vitali e di là risalgono nella mente di veglia. Scacciati dalla coscienza superiore, trovano rifugio in questa caverna dei pani (5). Non essendo più autorizzati ad emergere liberamente allo stato di veglia, risalgono in sogni. Cessano veramente solo quando sono estromessi dal subcosciente e il loro stesso germe è stato sterilizzato dall'illuminazione di quelle zone nascoste. Quando la vostra coscienza si approfondirà e la luce scenderà dall'alto nelle parti inferiori dissimulate, le cose che in tal modo si ripetono, scompariranno. È senza dubbio possibile attirare le forze che sono in basso. Può darsi che siano le forze divine nascoste in basso che salgono al vostro richiamo; in tal caso questo movimento ascendente completa il movimento e lo sforzo della forza divina dell'alto, aiutandola soprattutto a far scendere la sua energia nel corpo. Potrebbe anche darsi che siano invece le forze oscure dei piani inferiori che rispondono all'invito; in questo caso, favorirle apporta tamas e disordine, talvolta grandi masse d'inerzia o un rivolgimento e una confusione formidabili. Il vitale inferiore è un piano tenebroso e non è bene schiuderlo del tutto se non quando gli altri piani che stanno al di sopra siano già largamente aperti alla luce e alla conoscenza. Colui che si concentra sul vitale inferiore senza questa preparazione superiore e senza conoscenza, cadrà verosimilmente nell'assoluta confusione. Ciò non significa che le esperienze di questo piano non possano venire prima o anche all'inizio; esse vengono da sole, ma non si deve dar loro un posto troppo importante. Esiste una yoga-shakti (Kundalini) che resta avvolta a spirale o addormentata inattiva nel corpo interiore. Quando si fa lo yoga, questa forza si svolge e sale incontro alla Coscienza e alla Forza divine che stanno aspettando sopra di noi. Quando ciò accade, quando la yoga-shakti risvegliata si solleva, la si sente spesso come un serpente che si snoda e si drizza, spingendosi sempre più in alto. 5 I ladri della luce e dei tesori spirituali di cui parlano i Veda, - divoratori e -ostruttori della verità, deformatori e falsificatori del pensiero, che hanno annodato il -nodo della falsità . (N'd'T'). 80 Quando incontra la Coscienza divina al di sopra, la forza della Coscienza divina può scendere nel corpo con maggiore facilità e la si può sentire all'opera per cambiare la natura. La sensazione che il vostro corpo e i vostri occhi siano attirati verso l'alto, fa parte del medesimo movimento. È la coscienza interiore del fisico e la visione interiore sottile nel corpo che guardano e si muovono verso l'alto, per cercare d'incontrare al di sopra la coscienza e la visione divine. Se scendete nelle parti o nelle zone inferiori della natura, dovete sempre fare attenzione a mantenere una vigile comunicazione con i livelli superiori di coscienza già rigenerati e far scendere attraverso di loro la Luce e la Purezza nelle basse regioni non ancora rigenerate. Senza questa vigilanza, si viene assorbiti dai movimenti non rigenerati degli strati inferiori e si incorre in offuscamento e in difficoltà. Rimanere nella parte superiore della coscienza e far pressione di là sulla parte inferiore per trasformarla è il mezzo più sicuro. Per agire in tal modo, si deve acquisire la destrezza necessaria e prendervi l'abitudine. Se otterrete il potere di farlo, il vostro progresso sarà molto più facile, più uniforme e meno penoso. La vostra pratica della psicanalisi è stata un errore; almeno per ora, ha reso più complessa, meno facile, l'opera di purificazione. La psicanalisi di Freud è l'ultima cosa che si dovrebbe associare allo yoga. Essa s'impadronisce degli strati subcoscienti del vitale inferiore, che rappresentano la parte più oscura, più pericolosa, più malsana della natura, isola alcuni fenomeni tra i più morbosi, attribuendo loro un'azione assolutamente sproporzionata alla vera funzione che occupano nella natura. La psicologia moderna è una scienza ancora allo stato infantile, avventata, maldestra, rozza nello stesso tempo. Come inizialmente accade per tutte le scienze, la mente umana si abbandona senza restrizioni alla sua universale abitudine di appropriarsi di una verità parziale o locale e di generalizzarla indebitamente, volendo spiegare con termini limitati tutta l'estensione della natura. Inoltre, l'esagerata importanza che attribuisce ai complessi sessuali repressi è una pericolosa falsità che può esercitare un influsso nefasto e contribuire a rendere la mente e il vitale più e non meno fondamentalmente impuri di prima. 81 È vero che il subliminale è la parte più importante della natura umana, che racchiude il segreto del dinamismo invisibile che spiega le nostre attività di superficie. Ma il subcosciente vitale inferiore, che è tutto quello che la psicanalisi di Freud sembra conoscere (e ancora ne conosce appena qualche angolino mal rischiarato) è solo una parte irrilevante e molto inferiore all'intero subliminale. Il sé subliminale si tiene indietro e sostiene tutto l'uomo di superficie; esso contiene una mente più vasta ed efficiente dietro la mente di superficie, un vitale più vasto e più forte dietro il vitale di superficie, una coscienza fisica più sottile e più libera dietro l'esistenza corporea di superficie. E, al di sopra di esse, si apre a regioni ultracoscienti superiori, così come al di sotto si apre a regioni subcoscienti inferiori. Se si vuol purificare e trasformare la natura, bisogna aprirsi ed innalzarsi al potere di queste più alte regioni e, col loro aiuto, cambiare nello stesso tempo sia l'essere subliminale, sia quello di superficie. Anche questo dev'essere fatto con attenzione, né troppo presto né imprudentemente, seguendo la direzione superiore e mantenendo sempre il vero atteggiamento, altrimenti la forza attirata potrebbe essere troppo forte per l'oscura e debole struttura della nostra natura. Incominciare con lo schiudere il subcosciente inferiore e rischiare in tal modo di sollevare tutta la sporcizia e l'oscurità che contiene, vuol dire allontanarsi dal giusto cammino e attirare le difficoltà. Si deve innanzitutto rendere la mente e il vitale superiori forti, saldi e colmi della luce e della pace dall'alto, dopo di che si può aprire il subcosciente ed anche immergersi in esso con maggior sicurezza e con qualche possibilità di cambiamento rapido e positivo. Il sistema di volersi liberare delle cose tramite anubhava (6) è anche pericoloso, perché su questa via è più facile impelagarsi ancor più che giungere alla libertà. Questo metodo si basa su due ben noti moventi psicologici: l'uno, quello dell'esaurimento volontario, è valido solo in qualche caso e particolarmente quando certe tendenze naturali hanno un impulso o una spinta troppo forti, perché sia possibile liberarsene mediante vichara (Ragionamento), o mediante il procedimento del rigetto, sostituendoli col vero movimento. 6 Esperienza (esaurimento mediante l'esperienza). 82 Quando la spinta è eccessiva, il sadhaka è a volte persino obbligato a ritornare all'azione comune nella vita comune per ripetere la vera esperienza con nuova mentalità e volontà dietro di sé; una volta eliminato l'ostacolo, o almeno quando sta per essere eliminato, ritorna ala vita spirituale. Ma questo metodo intenzionale di lasciar correre è sempre pericoloso, sebbene talvolta sia inevitabile. Riesce solo quando l'essere ha una fortissima volontà di realizzazione; perché allora l'appagamento dei desideri porta con sé una grande scontentezza, una violenta reazione, vairagya (Il distacco mediante il disgusto); la volontà di perfezionamento può allora influire sulla parte recalcitrante della natura. L'altro movente d'anubhava si applica in modo più generico; in effetti, per poter respingere una qualsiasi cosa dall'essere, bisogna prima divenire coscienti della cosa da respingere, avere una chiara esperienza interiore della sua azione e scoprire il suo vero posto nel funzionamento della natura. Allora si può agire su di essa per eliminarla, se si tratta di un moto assolutamente sbagliato, o per trasformarla se è solo la degradazione di un movimento superiore ed autentico. Questo o qualcosa di simile, è quanto la psicanalisi, in modo rozzo o arbitrario, con una conoscenza insufficiente o rudimentale, ha tentato. Sollevare i moti inferiori fino alla piena luce della coscienza per conoscerli e manipolarli è un procedimento inevitabile; infatti, non è possibile ottenere in modo diverso un cambiamento completo. Ma esso può veramente riuscire solo se una luce e una forza superiori intervengono con sufficiente energia per superare, più o meno presto, la forza della tendenza offerta alla trasformazione. Molte persone sotto il pretesto d'anubhava, non solo sollevano l'impulso avverso, ma invece di respingerlo lo favoriscono col loro consenso, trovano giustificazioni per prolungarlo o ripeterlo e così, giocando con esso, provano piacere a vederlo ritornare e lo perpetuano; poi, quando vogliono liberarsene, si trovano a dover affrontare una tale impresa che le rivela impotenti tra i suoi artigli e possono essere liberate solo mediante un terribile conflitto o con un intervento della Grazia divina. Alcuni lo fanno per deformazione o perversione vitale, altri per semplice ignoranza, ma nello yoga, come nella vita, la Natura non accetta l'ignoranza come giustificazione. 83 Questo danno si verifica ogni volta che si manipolano goffamente le parti ignoranti della natura.
 

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